Fino al 26 febbraio nel Padiglione Italia dell’Expo 2020 sarà ancora visitabile la mostra “Abruzzo dal passato al futuro: l’arte nelle nostre mani”, organizzata e allestita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Chieti e Pescara con il supporto della  consorella delle province di L’Aquila e Teramo dopo la mostra di arte orafa nella settimana dedicata alla Regione Abruzzo ( 29 gennaio-6 febbraio).  Le due mostre fanno parte dell’insieme di attività di presentazione del nostro territorio nei suoi molteplici aspetti, progetto fortemente voluto e sostenuto finanziariamente dalla Regione Abruzzo che ha convolto anche gli Istituti del Ministero della Cultura.

 

Quello che è possibile ammirare è un percorso che parte dal ‘500 per arrivare alle produzioni moderne della ceramica abruzzese: “A Dubai nel Padiglione Italia – spiega Maria Isabella Pierigè che per la Soprintendenza di Chieti ha curato la mostra insieme con Antonio David Fiore della Soprintendenza dell’Aquila – portiamo oltre 60 pezzi che animeranno una esposizione di particolare pregio. In queste ceramiche c’è la storia di una regione che nei secoli con i suoi artisti ha dato una propria connotazione al mondo della cultura nazionale”.

Un lungo racconto che testimonia la maestria delle famiglie di ceramisti di Castelli. “Nel Padiglione Italia – prosegue Pierigè – avremo pezzi di punta della famiglia Grue, tra i pittori ceramisti più famosi in Europa, fino  al passaggio alla produzione contemporanea che porta con sé, indissolubile, il nome di Franco Summa, l’artista pescarese di fama internazionale che alle ceramiche di Castelli ha dedicato una parte importante della sua produzione culturale, con oggetti pensati e disegnati da lui e prodotti da artigiani locali”.

 

Tutti i pezzi esposti in mostra provengono dai musei locali abruzzesi: dalla Fondazione Paparella Treccia-Devlet – Villa Urania di Pescara, alla Fondazione musei civici di Loreto Aprutino – Museo Acerbo; dal Museo ceramiche di Castelli alla Fondazione Summa che presenta il Servizio del Principe che Franco Summa ha donato al Comune di Pescocostanzo e il Museo Barbella di Chieti, fino al Comune di Pianella che ha fornito alla mostra le ceramiche del ‘900 grazie alla collezione privata di Diego Troiano.

 

Il percorso espositivo è accompagnato da testi esplicativi in italiano e inglese scaricabili da CR-Code.

Ufficio Comunicazione